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La linguistica a servizio della rivoluzione

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Nazionalizzazione delle miniere, anche senza Juju il dibattito continua

Riprendo la mia attività di blogger con un po’ di ritardo rispetto al mio ritorno in Azania (così i militanti della Black Consciousness, che celebrano in questi giorni il Black History Month, chiamano il Sudafrica. Una soluzione che mi avrebbe risparmiato interminabili ore di spiegazione al parentado che non capiva la mia destinazione … “si, ma sud Africa dove?”). In questi giorni sono stata a sentire, annusare l’aria per capire con quale argomento iniziare a raccontare questo nuovo anno nella punta estrema del continente africano.

Alla fine ho deciso Leggi il resto dell’articolo

Il National Heritage Day e l’ “eredità futura”

Johannesburg. Doveva essere il giorno dedicato alla celebrazione dell’eredità del passato. Un’eredità complessa fatta di tratti africani e mitteleuropei, la pap (farina di mais) delle popolazioni nere e i boerwors degli afrikaner, il Braai (barbecue) e i poliritmi, ma il National Heritage Day, celebrato lo scorso sabato 24 settembre, è stato molto di più e ha anche segnato l’ingresso sulla scena di questioni scomode, come l’omofobia e la violenza sessuale contro le donne, oltre a rinfocolare dibattiti annosi sulla difficile coabitazione tra i discendenti degli oppressori di un tempo e il “Nuovo Sudafrica”. Leggi il resto dell’articolo

“I colonizzatori non ci diranno come vivere”. La reazione della ANC YL al giudizio sulla canzone Shoot the Boer

Johannesburg. Alla fine è arrivata … la reazione ufficiale della lega giovanile dell’ANC al giudizio dell’Equality Court contro l’uso della canzone Shoot the Boer è stata pubblicata il 14 settembre, stranamente a sangue freddo, a due giorni dalla sentenza emessa dal giudice Collin Lamont (vedi articolo). Per una volta i leader della ANC YL hanno seguito le procedure e hanno aspettato di consultarsi con l’organizzazione madre, incassando nel frattempo l’appoggio della confederazione sindacale COSATU, così come di singoli affiliati quali il sindacato del metalmeccanici NUMSA e quello dei lavoratori municipali SAMWU, che si sono espressi contro la sentenza. Leggi il resto dell’articolo

Si inasprisce il conflitto tra Eskom e i lavoratori. Sciopero sempre più vicino

Johannesburg. Non lasceranno che il loro diritto alla contrattazzione collettiva sia cancellato per via giudiziaria. Questo in sintesi è il pensiero espresso di sindacati NUM (National Union of Mineworkers) e NUMSA (National Union of Metalworkers of South Africa), che insieme a un’altra organizzazione dei lavoratori, Solidarity, avevano fatto ricorso contro la decisione del fornitore di energia elettrica Eskom, che è un’impresa pubblica, di applicare unilateralmente alle buste paga dei lavoratori un aumento del 7 percento. Il ricorso è stato rigettato oggi dal Tribunale del Lavoro di Johannesburg, e i due sindacati hanno immediatamente reagito alla notizia annunciando che faranno appello contro la decisione presso le sedi competenti. Leggi il resto dell’articolo

Settimana di azione contro la dittatura in Swaziland. Il COSATU è in prima linea

Johannesburg. Inizia oggi 5 settembre la settimana di mobilitazione per la democrazia nel piccolo regno africano dello Swaziland – un fazzoletto di terra a est del Sudafrica in stato di emergenza dal 12 Aprile 1973 (da allora i partiti sono fuori legge) e che ora si trova in bancarotta totale, tanto da aver dovuto chiudere l’università a tempo indeterminato – dominato dalla monarchia assoluta del re Mswati III. Lo hanno annunciato ieri, durante una conferenza stampa ospitata dal sindacato dei metalmeccanici NUMSA, Steve Faulkner, della Campagna per la Democrazia in Swaziland (Swaziland Democracy Campaign, SDC), Christene Olivier, vice presidente del NUMSA, Zingiswa Losi, vice presidente del COSATU e Sikhumbuzo Phakathi, segretario generale del PUDEMO, il movimento delle organizzazioni che combattono per una democrazia multipartitica in Swaziland. L’iniziativa si propone di richiamare l’attenzione della comunità internazionale sulla repressione violenta dei sindacati e dei partiti di opposizione nell’ultima monarchia assoluta rimasta nel continente, e consisterà in marce, sit-in e picchetti dentro e fuori dal territorio del regno, nel resto dell’Africa e in Europa e America. Leggi il resto dell’articolo