Il giorno del lutto per le morti sul lavoro

Johannesburg. In 400mila, secondo fonti del sindacato dei minatori NUM, si sono astenuti dal lavoro ieri 4 ottobre, e in 10mila hanno invaso le strade del centro di Johannesburg per protestare contro il bollettino di guerra rappresentato dalle morti sul lavoro. Gli operai del settore minerario, di quello edilizio e della produzione di energia elettrica hanno manifestato così il proprio lutto per i loro colleghi che non sono mai tornati nelle loro case dopo una giornata di lavoro. I lavoratori non si sono limitati alla dimostrazione del loro lutto, hanno anche voluto ribadire, con il portavoce del NUM, Lesiba Seshoka, che “così non può essere giusto” e che i posti di lavoro si devono dotare delle misure di protezione necessarie alla protezione dell’incolumità degli operai.

Si inasprisce il conflitto tra Eskom e i lavoratori. Sciopero sempre più vicino

Johannesburg. Non lasceranno che il loro diritto alla contrattazzione collettiva sia cancellato per via giudiziaria. Questo in sintesi è il pensiero espresso di sindacati NUM (National Union of Mineworkers) e NUMSA (National Union of Metalworkers of South Africa), che insieme a un’altra organizzazione dei lavoratori, Solidarity, avevano fatto ricorso contro la decisione del fornitore di energia elettrica Eskom, che è un’impresa pubblica, di applicare unilateralmente alle buste paga dei lavoratori un aumento del 7 percento. Il ricorso è stato rigettato oggi dal Tribunale del Lavoro di Johannesburg, e i due sindacati hanno immediatamente reagito alla notizia annunciando che faranno appello contro la decisione presso le sedi competenti.